Analisi ABC: cos’è e come aiuta la gestione di magazzino

L’analisi ABC viene applicata nella gestione del magazzino e in altri ambiti aziendali. Vediamo di cosa si tratta e un esempio di analisi abc nella classificazione degli articoli di magazzino.

Analisi ABC: cos'è, a cosa serve e come usarla in azienda
 

L’analisi ABC è un tipo di analisi statistica che, in ambito aziendale, permette di valutare l’impatto di alcuni oggetti presi in esame (ad esempio i prodotti) sugli utili d’impresa.

Aiuta quindi notevolmente la gestione magazzino e, più in generale, la definizione delle priorità aziendali.

In questo articolo approfondiremo il tema, fornendo le definizioni fondamentali, un esempio e alcuni consigli per applicare l’analisi ABC in magazzino.

Cos’è l’analisi ABC

Come abbiamo già accennato, l’analisi ABC è una tipologia di analisi statistica.

Più nel dettaglio, si basa sul principio di Pareto e presuppone la suddivisione degli oggetti in esame in tre categorie (a-b-c). Lo scopo è di valutare il loro impatto sull’azienda in termini di fatturato, definendo quali siano gli elementi più rilevanti e quali, invece, quelli più critici.

Analisi di Pareto, un indice della produttività

Nell’elaborare l’analisi ABC occorre tener conto di una regola empirica, nota come teorema di Pareto. Questa deve il suo nome a Vilfredo Pareto, l’economista italiano che ne ha postulato l’algoritmo.

Questo principio afferma che, ragionando su grandi numeri, la maggior parte degli effetti riscontrabili è dovuto a un numero ristretto di cause.

In pratica, secondo l’analisi di Pareto, circa l’80% degli effetti è riconducibile al 20% di cause. Non è una coincidenza, ad esempio, che il 20% della popolazione detenga l’80% delle ricchezze mondiali. Per la stessa ragione, nell’80% dei casi indossiamo soltanto un 20% dei vestiti presenti nel nostro guardaroba e, l’80% delle volte, telefoniamo a un 20% dei numeri salvati in rubrica.

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Applicando il medesimo principio alla gestione aziendale, notiamo come l‘80% degli utili sia prodotto da circa il 20% dei clienti.

Ovviamente, l’analisi di Pareto non suggerisce di trascurare la fetta di clientela che genera meno guadagni. Permette, però, di classificare gli acquirenti in termini di fatturato, portando a delle considerazioni di carattere strategico.
Ad esempio, indica all’impresa le categorie di clienti sui quali investire maggiori energie o le azioni commerciali da intraprendere per garantirsi una crescita economica sul medio-lungo periodo.

La divisione 80/20 è soltanto un valore di riferimento. Nella pratica, la proporzione non è sempre così netta e il rapporto può variare sensibilmente.
Quello che resta valido è il concetto di base di questa analisi, ossia che il massimo valore di efficienza (l’ipotetico 80%) viene raggiunto con un numero limitato di risorse (il 20%).

L’analisi di Pareto evidenzia, quindi, un rapporto misurabile fra cause ed effetto. Sarà questo valore, basato su dati effettivi piuttosto che intuitivi, a suggerire all’impresa le soluzioni strategiche da adottare per accrescere il business.

L’analisi ABC in magazzino

L’analisi tramite classificazione ABC è applicata in vari ambiti della gestione aziendale, dalla logistica alla produzione.

Tuttavia, l’analisi ABC risulta utile soprattutto nel controllo del flusso di materiali in magazzino, grazie alla possibilità di analizzare la correlazione tra articoli e valore delle scorte.

Ottimizzare le scorte di magazzino è a sua volta fondamentale all’interno del processo di gestione aziendale. Infatti, ti permette di garantire un flusso di produzione costante, in grado di soddisfare le richieste dei clienti e, al tempo stesso, contenere i costi di gestione del magazzino e le spese di approvvigionamento.

Stando al principio di Pareto, è solo il 20% delle scorte a determinare l’80% del valore economico totale di un magazzino.
Ciò significa, in sostanza, che la domanda d’acquisto non è distribuita in maniera uniforme: gli articoli più venduti sono solo un numero limitato, ma rappresentano la fetta più sostanziosa del fatturato.

Un esempio di analisi ABC per la gestione magazzino: la classificazione degli articoli

Applicato alla gestione del magazzino, l’analisi ABC ti dà la possibilità di identificare l’importanza degli articoli presenti e, da qui, ripartire razionalmente le risorse quali tempo, sforzo e denaro.

Gli articoli vengono classificati nei gruppi A, B e C, seguendo alcune regole:

  • Nel gruppo A sono contenuti gli articoli con il più alto valore di consumo annuo. Dal momento che generano la maggior parte del fatturato, questi meritano di essere monitorati con regolarità e immagazzinati in aree più sicure. Consigliamo di prevederne una buona scorta, meglio se garantita da frequenti riordini.
  • Nel gruppo B gli articoli occupano una posizione intermedia, con un valore di consumo annuo che si attesta, mediamente, fra il 15 e il 25%.
  • Nel gruppo C si trovano gli articoli con il più basso valore di consumo annuo. Per abbattere i loro costi di gestione, andrebbero riordinati raramente. L’ideale sarebbe averne pochissime unità in stock, da riordinare soltanto quando viene effettuato un acquisto.

Questa categorizzazione permette di identificare i punti critici del magazzino e di concentrare l’attenzione sugli articoli più rilevanti in termini di profitto.

Ad esempio, se l’azienda dispone di spazi di immagazzinaggio ridotti, puoi decidere di ridurre drasticamente gli articoli della categoria C, troppo numerosi rispetto al loro fatturato potenziale.

Leggi anche l’approfondimento sulla gestione del carico e scarico di magazzino

Limiti del metodo ABC e l’analisi incrociata come soluzione

Suddividere gli articoli in stock nelle categorie A, B e C è un’operazione tendenzialmente arbitraria. Nella pratica, il fatturato non è l’unico metro di misura che indica l’importanza di un articolo: a influenzare la gestione magazzino contribuiscono anche ulteriori fattori, ad esempio il margine lordo o i valori di giacenza del magazzino.

Indubbiamente, il metodo ABC applicato ai volumi di vendita fornisce un quadro d’insieme complessivo e immediato; tuttavia, non può dirsi altrettanto esaustivo. Per superare questo limite, puoi integrare al modello un’ulteriore analisi ABC incrociata, elaborata sulle scorte a magazzino. Con un sistema analogo a quello già visto per il fatturato, si classificano gli articoli in tre gruppi distinti, in base al peso che hanno sul valore delle scorte.

L’analisi incrociata fatturato-scorte fornisce all’azienda una visione più complessa e dettagliata sulla gestione aziendale del magazzino, ponendo le basi per un’effettiva ottimizzazione del flusso di materiali: l’impresa può così evitare i rischi di stock out, può verificare l’andamento delle diverse categorie di articoli nel tempo e, di conseguenza, mettere a segno un utile studio sul ciclo di vita relativo a uno o più prodotti.

Alcuni consigli per l’analisi ABC e incrociata in magazzino

Dopo aver approfondito la classificazione ABC, averne visto i limiti e le possibili soluzioni alternative, ecco alcuni consigli per l’analisi e la gestione dei prodotti di magazzino:

  • Posiziona le merci classificate come le più rilevanti nei luoghi più accessibili del magazzino: in questo modo sarà più facile gestirne i movimenti di carico e scarico che, come abbiamo visto, saranno tendenzialmente molto frequenti.
  • Gestisci in modo puntuale il carico e scarico di magazzino, registrando i movimenti in modo con semplicità ed efficienza. Così facendo, avrai la situazione delle scorte degli articoli sempre aggiornata e rispecchiante la realtà. Ad esempio, con il software gestionale di magazzino Danea Easyfatt, registri il carico e scarico di magazzino a parte dai documenti (ddt, fatture, etc.), oppure tramite lettori di codici a barre e terminalini. Inoltre, con Easyfatt tieni traccia dello storico di tutti i movimenti
  • Mantieni la situazione delle scorte sempre sotto controllo: con dati aggiornati su giacenze regolari, merce in arrivo, prodotti esauriti, sotto scorta di sicurezza o da riordinare. Easyfatt, oltre ad aiutarti a monitorare tutti questi indicatori, effettua automaticamente il calcolo della media giornaliera di scarico tra la data del primo scarico e l’attuale data, fornendoti una stima dei tempi necessari per raggiungere la fine della scorta.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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